
La chiesa parrocchiale di Madonna dell’Olmo sorge alla periferia di Cuneo, sulla sponda del fiume stura. E parte di un vasto complesso architettonico insieme a Villa Tornaforte e al grande parco, con alberi secolari.
La chiesa ha un impianto a croce latina ed è caratterizzata da elementi proporzionati ed eleganti. E’ opera del capitano Ercole Negri di Sanfront, architetto militare a servizio di Carlo Emanuele I.
Data la posizione strategica, il sito fu spesso teatro di scontri, battaglie e distruzioni, in particolare nel 1691 e nel 1744, quando la chiesa divenne l’accampamento dell’esercito franco-spagnolo che qui sostenne la celebre battaglia di Madonna dell’Olmo contro le truppe di Carlo Emanuele III.
La chiesa subì le spoliazioni delle soppressioni napoleoniche e rimase chiusa al culto dalla fine del Settecento al 1810.
Alla metà del XIX secolo datano anche i lavori di rifacimento e decorazione che in parte travisarono le primitive linee rinascimentali. All’interno, dietro l’altare, si innalza il fastoso pilone settecentesco che incornicia il miracoloso dipinto di inizio Cinquecento raffigurante la Madonna dell’Olmo tra San Francesco e San Bernardo.
Di particolare interesse sono le due grandi tele di primo Seicento raffiguranti santi dell’ordine certosino provenienti dalla Certosa di Pesio e attribuite ad Antonino Parentani, pittore manierista attivo anche per la corte torinese di Carlo Emanuele I.
(Fonte: www.cittaecattedrali.it)